lunedì 7 maggio 2012

Lettera agli elettori

Il mio passaggio al gruppo misto

Cari amici

il primo dovere di ogni persona che si è proposta al consenso popolare è quello di rendere conto del suo operato a coloro cui ha chiesto fiducia, oltre che alla sua coscienza.

Con questo spirito scrivo questa lettera, nella convinzione che a tutti voi che avete barrato la mia casella nella scheda elettorale spetti di giudicarmi per le mie azioni passate e per quelle che mi appresto a compiere.

La mia personale storia politica è facile da raccontare. Tutto ha inizio nel 2005, con la prima esperienza nel Consiglio Comunale nelle fila del Movimento civico ” La Città in Comune”. Una lista civica che si presenta da sola alle elezioni ottenendo un risultato unico nella storia politica cittadina, con sei consiglieri eletti e con uno straordinario entusiasmo che non mi ha fatto sentire la fatica del lavoro dai banchi della minoranza, nonostante le difficoltà che esistono nell’esercitare il ruolo di chi sta all’opposizione, che deve vigilare su chi amministra la cosa pubblica e proporre alternative valide.

La successiva tornata elettorale mi ha concesso il grande onore di essere candidato a Sindaco della città in una alleanza fatta di grandi partiti nazionali e di vincere il primo turno delle elezioni, anche se ciò non è stato sufficiente ad assumere il governo della città.

Con questa spinta straordinaria, datami da tutti voi, ho ripreso ad operare dai banchi dell’opposizione senza cambiare atteggiamento rispetto a ciò che era realmente importante fare in questo ruolo, che non poteva essere diverso dai principi con i quali mi sono presentato alla competizione elettorale.

Le azioni che ho compiuto sono tutte alla luce del sole, registrate in tanti atti del Consiglio Comunale, su argomenti che credo possano essere definiti basilari per la vita della Città.

Nel frattempo si è verificato un fatto anomalo e spiacevole. Il nuovo Direttivo insediatosi nel febbraio del 2011 alla guida del Movimento Civico “La Città in Comune”, da cui dovevo ricevere indicazioni politiche, ha smesso di mandare segnali. Per fortuna, grazie al sostegno di un gruppo di soci, fra cui quasi tutti i fondatori, ex consiglieri comunali, ma anche membri più recenti che hanno continuato a credere nello spirito e nei principi ispiratori del Movimento, non sono rimasto solo ad affrontare le tante emergenze che sono sotto gli occhi di tutti.

Delle ragioni di questa paralisi dovrà essere l’attuale Direttivo a rispondere. Ciò che realmente importa è che esso ha sospeso ogni iniziativa politica senza dare spiegazioni né a me, né tantomeno all’assemblea sociale, che è sovrana, e che non è più convocata da un anno esatto.

Siccome non sono abituato a sottrarmi alle mie responsabilità, che sono quelle che ho assunto davanti a 7871 elettori che mi hanno votato, mi trovo a prendere una decisione dolorosa ma inevitabile, che passa per la mia uscita dal Gruppo Consiliare “La Città in Comune”, per continuare serenamente ad occuparmi solo della Città senza mancare alle mie promesse.

Con affetto, Paolo Manca

Nuoro, 14 marzo 2012

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